venerdì 5 maggio 2017

Comunicazione e fiducia


La comunicazione è uno degli aspetti più importanti di un rapporto Dom/sub, se viene a mancare il rapporto non durerà per molto. Parlare delle proprie fantasie , comunicare ciò che alberga nel più profondo dell'animo influenza la relazione in molti modi, consente alle parti di crescere insieme (ogni esperienza è fonte di crescita, per entrambe le parti) condividendo pensieri, esperienze e sentimenti, aiuta a creare una stretta unione emotiva e mentale, a creare fiducia (un rapporto sm deve essere basato sulla fiducia ). Il mondo BDSM non è violenza, catene e ceffoni... è sostanzialmente fiducia. C'è tanta confusione sul modo di comunicare, non è solo dare ordini e avere una lista di pratiche da svolgere, certo è una forma di comunicazione ma non del genere che serve per instaurare una relazione. Non abbiate paura di chiedere e di chiamare le cose con il loro nome, onde evitare fraintendimenti. Ogni storia (che sia lunga o anche solo di un giorno) necessita di conoscenza e si sa, senza comunicazione non ci può essere conoscenza. Siamo come pezzi di puzzle, ognuno ha il proprio incastro, le persone si scelgono nel bdsm così come si scelgono nella vita normale, non siamo equazioni, non siamo pezzi di carne, ma esseri umani che vivono e condividono la parte più intima e più nascosta di sè.

martedì 2 maggio 2017

tutto il resto scompare e compare come il vento

C'è sempre una forza disumana,nella gente abituata a sopportare grandi dolori per lungo tempo.
Perché la forza di qualcuno,si misura quando non c'è proprio nessuno a darti la mano!! E si impara a cercarla dentro se stessi.
E tu....Tu!...Sei la tua unica fonte inesauribile di forza! Tutto il resto compare e scompare col vento...

venerdì 4 novembre 2016

Si fa presto a dire bdsm


Il bdsm non è un'ora di sessione, non è una scadenza mensile..è l'equilibrio tra il dare e avere, è essenza che si fonde reciprocamente tra un dominante e un sottomesso...

lunedì 31 ottobre 2016

Segnalazioni, annunci fasulli e porcate varie

In questi giorni ho dovuto disattivare il mio account Facebook a causa delle molteplici segnalazioni infantili, purtroppo c'è qualcuno che si sta divertendo non solo a segnalare foto di pasticcini, gite al mare e altri momenti che nulla hanno di pornografico o sconcio, ma anche a inserire annunci falsi con foto e mio numero di cellulare dove prometto sesso e nottate indimenticabili. Premetto che nulla ho contro le escort, ma io non lo sono, le mie sono sessioni, o incontri a carattere sadomaso, dove non c'è SESSO! Ciò che non comprendo è che genere di divertimento possa provocare tutto questo, certo mi ha creato fastidio, anche una mosca è fastidiosa, ma dopo averla scacciata tutto passa, in questo caso è la stessa cosa, Facebook non è vitale per me, e ricevere qualche chiamata da chi cerca sesso aumenta solo la dose di vaffanculo giornaliera... Detto questo, auguro a tutti una serena giornata .

domenica 22 maggio 2016

In continua trasformazione

Ci sono dei momenti in cui mi siedo e cerco di fare un bilancio della mia vita,un modo per capire la direzione che questa sta prendendo,specialmente la parte di vita che ho dedicato e continuo a dedicare al mio essere Mistress. Da quando sono approdata in questo mondo ho modificato e trasformato pensieri,convinzioni e rivisto e corretto tantissimi no. Ho fatto delle scelte che mi hanno portata ad entrare in punta di piedi nell'intimo più intimo delle persone( non ruoli,persone),che mi hanno concesso la possibilità di crescere come donna e Mistress, di confrontarmi e rimettermi più volte in discussione. Il BDSM è stato per me, fonte di ricchezza interiore, dove coscienza e inconscio hanno trovato un punto d'incontro... Questa mia consapevolezza si è amplificata grazie a questi ultimi tour in giro per l'Italia,decisi principalmente per questioni familiari.Stasera i miei pensieri sono come sempre in ordine sparso ,non sono riuscita a dare un ordine (si lo so,ripeto la parola ordine)alle emozioni,a ciò che nasce di getto da quest'anima un po' matta,il mio intento è di condividere con tutti voi, la parte bella di questo mondo,la parte emozionale,quella che tanti e tante perdono per strada. Voglio continuare questa mia esplorazione e spero sempre di incontrare persone meravigliose (come è accaduto oggi) con cui divagare su varie ed eventuali del bdsm... e non solo ... 

venerdì 6 maggio 2016

Neuroni cercasi

Non contattatemi se state ricercando solo un ruolo, sono una Prodomme che ama circondarsi di persone munite di neuroni con cui condividere questo meraviglioso mondo... se volete fare i robottini andate altrove, una mistress che si rispetti si circonda di schiavi validi, non di mucche ( altrimenti mi aprivo una fattoria), no vermi ( stanno bene nella terra)... persone e non automi.

giovedì 19 novembre 2015

IL PIEDE DELLA DONNA

L’argomento non ha bisogno di esordio, anche perchè il piede della donna è un argomento che.... cammina da sè. Forse quest’è precisamente la ragione per cui ho scelto un soggetto simile, a preferenza d’altre parti magari più nobili, poichè ho notato che, in quasi tutte le cose del sesso amabile, il punto più difficile è sempre.... l’introduzione.
Il mio soggetto è semplice e insieme molto interessante, perchè può essere guardato da diversi punti di vista: a condizione però di trattarlo con tatto.... con molto tatto.... quando si può! tanto più che io intendo parlare del piedino delle belle donne: poichè la donna brutta (lo possiamo ben dire fra noi, perchè qui non ce n’è), la donna brutta, secondo me, non ha piedi.... già, non ha mani, non ha.... niente. Mentre la donna bella [p. 48]ha.... tutto. Se il suo viso fa pensare agli angeli: ebbene, anche la visione del suo piedino arcuato ugualmente fa pensare.... alle cose di lassù.
Ve ne posso dire io qualche cosa, poichè fu appunto un piede che decise di tutto il mio avvenire. Quel piede, sto per dire, fu.... la mano del destino.
Correva l’anno di grazia..... Non tocchiamo certi tasti. Basti dire ch’era l’età felice degli studi e degli esami: in cui, mentre gli anni passavano io non passavo mai. Ebbene: stavo appunto preparandomi febbrilmente a certi esami di riparazione che Dio solo lo sa! Dalla mattina alla sera, non facevo che giocare al biliardo: ma la notte poi!... La notte, dormivo, è vero, ma sognavo: e non facevo che un sogno solo, che cioè stavo davanti al professore e ne sapevo più di lui. Il guaio è che la mattina, il bel sogno si dileguava, ma non per questo s’intorbidiva la mia serenità filosofica, poichè, già fin d’allora sentivo ben radicata nell’anima questa massima immortale: A questo mondo non s’è mai abbastanza ignoranti.
E infatti, se avessi avuto la disgrazia di studiare sul serio, a quest’ora sarei giovane di farmacia: una carriera che ha un solo lato buono, cioè si diventa decrepiti, ma sempre giovani.... di farmacia.
Basta! il fatto è che alla fine con un coraggio da leone mi presentai all’esaminatore dicendo tra me:
— La chimica non la so, ma amo i miei genitori.
Il professore era un vecchio burbero, irsuto, non aveva mai adorato che l’azoto, l’ossigeno e l’idrogeno. Alla moglie non aveva mai saputo dire altra frase amorosa che questa:
— Dei nostri due fati, dobbiamo fare un solo fosfato.
Egli aveva una figlia, nata per combinazione. S’intende, sempre, per combinazione chimica. Ma il genitore — starei per dire.... l’idrogenitore — la chiamava Camomilla. Poichè egli non viveva che di soluzioni, di tinture madri, di ipofosfiti: la sua esistenza non era che un continuo precipitato.
La sua prima domanda fu semplicissima. Mi chiese il nome d’un rimedio volgare, che soltanto poi compresi essere l’ipecacuana. Egli tentò suggerirmi:— Ip.... ip.... — E io come un pappagallo: — Ip.... ip.... — urrà!
— Tentiamone un’altra! — egli mormorò crollando la bella testa d’idiota erudito. — Mi dica un poco: in un caso di avvelenamento, a quali sintomi riconoscerebbe la presenza della bella-donna?
Raccolsi allora, con supremo sforzo mentale, tutti i miei più dotti ricordi del veglione, e poi risposi con una certa franchezza:
— La bella donna si riconosce dal piede: se è grosso, è un maschio.
— Voltatevi.
Mi voltai e allora mi applicò.... un esempio pratico della mia teoria.
Così che io, che speravo da lui dieci punti, dovetti poi farmeli dare dalla cameriera.... perchè ce n’era bisogno.
Devo dunque casualmente al piede della donna la fortuna di non essere diventato neppure giovane di farmacia: il che altresì dimostra che io sono un individuo predestinato: dirò meglio, un individuo piedestinato.
Del resto, sono molti secoli da che il piede della donna dirige il passo dell’uomo. E poichè ci sono, credo opportuno rivelare una verità finora sconosciuta, ch'è il frutto di lunghe e pazienti ricerche storiche:
— Il piede della donna, o signori, checché (vi prego di valutare tutta l’importanza di questo checchè).... checchè se ne dica in contrario, è una delle più antiche istituzioni del mondo.
Me ne spiace tanto per voi; ma se credete che questi segni di incredulità vi facciano onore, siete in uno sbaglio. La mia scoperta s’appoggia a documenti storici, secondo i quali potrei provare che il piede della donna esisteva, per quanto vi paia strano, sin dai tempi d’Adamo e d’Eva. Fra quell’uomo e quella donna, — che vale il nasconderlo? — qualche cosa ci fu.
Vedo che le signore sorridono con malizia, come se vedessero far capolino il serpente. Prego!... non c’è di che. Quella del serpente non è che un’insulsa favoletta. La cosa è andata precisamente così. In un pomeriggio di luglio, Adamo, sebbene andasse vestito alquanto leggerino, soffriva un caldo infame, e non potendone più, si buttò sdraiato precisamente all’ombra dell’albero della scienza del bene e del male. Ma perchè scegliere proprio quell’albero?
In quell’epoca, già, era il solo che potesse dare un refrigerio contro il caldo. Riflettete: se l’albero è della scienza, la scienza è sperimentale e non può mancare, per lo meno, l’ombra.... del dubbio. Adamo, sdraiato sui fiori, aspettava la consorte: meglio che aspettava, basterebbe dire attend’Eva. Ella si faceva sempre un po’ aspettare e si capisce: se Adamo era la sua compagnia, ella, corbezzoli, era.... la prima donna. Quando Eva raggiunse il marito, s’accoccolò di fianco a lui, e i suoi occhi fantasiosi carezzavano i magnifici frutti dorati di quell’albero: e le parvero tanto belli che pregò Adamo di coglierne qualcuno. Fin da quell’epoca già i mariti erano un po’ sgarbati e Adamo rispose:
— No, cara, sto troppo bene.
Ai tempi nostri, questo basterebbe per cominciare una lite, perchè la moglie si affretterebbe a dire con accento sarcastico: — Eh già, capisco! il signore, a quest’ora, magari si sarebbe rotto il collo sull’albero, se si trattasse di un’altra.
Ma in quell’epoca l'altra non c’era; così che Eva, un po’ indispettita, si limitò a rampicarsi agilmente sopra l’albero, tosto sparendo nel fitto e odoroso fogliame. Adamo cominciò a sonnecchiare. Allora Eva, piccata del suo contegno, gli tirò un pomo che lo colpì proprio diritto nel.... più bello del sonno. Egli alzò gli occhi sorridendo e.... che serpente d’Egitto! vide una cosina tanto graziosa che s’agitava tra le foglie, e quella cosina, ve lo figurate, non era che il candido piedino di Eva. Quel piede forse gli suggerì di fare il passo più lungo.... della gamba; fatto è che, secondo gli storici, appunto quella vista pare gli abbia ispirato la prima idea.... del peccato originale.
Dolce peccato, che si chiama originale, perchè poi se ne tirano molte migliaia di copie.
Coloro i quali credono che un piede non possa ispirare idee molto poetiche, sono vittime di volgarissimo pregiudizio. Non solo il piede è nobile e poetico, ma è la poesia stessa. Come si fanno i versi? Non si fanno forse.... coi piedi? E l’amore, questo etereo e dolce poema, da che comincia? comincia sempre dall’incontro magnetico di due punte di piede, sotto una tavola, durante una onesta partita di tombola o una cena.... assai meno onesta.
Due piedi che si amano, sanno profittare dell’oscurità, per darsi una stretta.... di mano. Perchè poi un piedino intelligente sa dire una quantità di cose eloquentissime. Se agita la punta dal sotto in su significa: Prendete una sedia e venite vicino a me. Se fa dei movimenti da destra a sinistra e viceversa, vuol dire: Non vi credo! Se fa un moto brusco e si ritira, significa:Allontanatevi subito, c’è pericolo imminente.
Ma non c’è pericolo che tenga! la donna nella vita ha tante cose: ma l’uomo non ha che un desiderio solo: quello di passare l’esistenza.... dove? ai piedi della donna amata. Tant’è vero che Romeo non ha mai detto a Giulietta: Ah! vorrei passare tutta la vita ai tuoi orecchi.... al tuo naso.... ai tuoi gomiti.... alla tua.... oh, mai!
Concludiamo dunque che il piede della donna ha tale forza irresistibile, che sarà persin capace, e questo lo giurerei, di far muovere (cenno d’applausi) le mani dell’uomo.

fonte:Dodici monologhi, Fratelli Treves, Milano, 1912.

mercoledì 16 settembre 2015

Essere una dominante è naturale per me, è qualcosa che sono, con o senza il bdsm


Varcare la soglia delle proprie inibizioni che diventano spesso la prigione per la propria anima, lasciarsi andare per sperimentare emozioni nuove.lasciarsi andare in un turbinio magico dove piacere e il dolore si uniscono nell’estasi facendo vivere sensazioni mai provate.


Una sessione dovrebbe essere eccitante, divertente, coinvolgente, terapeutica, una fuga dallo stress della vita di tutti i giorni, non inizierò mai qualcosa che trovo non salutare o illegale. Se non ti piace il dolore, lo rispetterò.

Molte persone non sono interessante a sperimentare il dolore. Ma apprezzo i masochisti quando li trovo! Il dolore, quando impiegato nello scenario bdsm è qualcosa che non prendo alla leggera o in modo superficiale.


Si significa si… no significa no…

forse significa: PROVA!

Quando una persona è nuova nel bdsm sta ancora esplorando e scoprendo quali sono i suoi limiti. Questa è una delle ragione per cui comunica è così importante. Per riassumere, voglio che sia del tempo speso bene per entrambi. Ogni incontro deve essere un evento speciale, non inizierei mai una sessione se so in anticipo che non sarà eccitante anche per me o che trovo in qualche modo non salutare.

Tutto è consensuale o non avviene. Chiamami con numero visibile 3248933642

Non sono disponibile per rapporti sessuali e scat.

sabato 13 dicembre 2014

Essere o non essere... un buon dominante

Quando leggo i decaloghi per "essere un buon dominante" mi viene da sorridere, istruzioni sull'uso e abuso di un ruolo che è strettamente legato alla personalità di un essere umano. 
Ciò che qualcuno non prende in considerazione è che essendo diversi abbiamo anche esigenze diverse e che, a mio avviso, è molto importarte parlare, instaurare un dialogo, proprio per avere un minimo di conoscenza, per verificare se c'è affinità e se ciò che cerca l'uno cerca anche l'altro.
Non sempe è facile per un sottomesso mettersi a nudo e per mettersi a nudo non intendo spogliarsi dei vestiti, ma esternare quelle che sono le fantasie più recondite, i desideri che sino a ieri si sono ritenuti incoffessabili, un dominante deve diventare un buon ascoltatore, indipendentemente se si sta cercando un rapporto occasionale o più duraturo, si possono cosi comprendere e accettare  i limiti e nell'eventualità superarli insieme, aiutando il proprio schiavo a sviluppare il proprio istinto di sottomissione.
Un buon dominante ha sempre voglia di mettersi in gioco, d'imparare le tecniche corrette di una determinata pratica, ( ovvio che non puoi solo imparare le tecniche,occorre mettere del proprio... essere una buona dominante non significa timbrare un cartelino e infilarsi una divisa) ... un buon dominante non colpisce solo il corpo di uno schiavo, ma penetra nella mente e questo non si può imparare in nessun sacro libro del bdsm, 
nessun diploma certifica la qualità di un ruolo, sia esso dominante o sottomesso, la formazione avviene con l'esperienza così come nella vita.

lunedì 13 ottobre 2014

Il BDSM non è malattia


"Lega le mie caviglie così non potrò camminare. Legami i polsi così non potrò spingerti via. Mettimi sul letto e stringi forte le tue corde attorno al mio corpo così potranno increspare la mia pelle. Da questo momento in poi so che lottare sarà inutile, che dovrò stare qui sdraiato e sottomettermi alle tue mani ,alle tue parole e ai tuoi capricci. Esisto solo in funzione di essere
un tuo oggetto. Nudo."Alcune persone hanno bisogno di essere legate per sentirsi libere. 
Medici e ricercatori hanno studiato il sadomasochismo per capire le motivazioni che portano ad esso e per capire come mai esistono persone  che chiedono di essere legate, frustate, umiliate e sottomesse. Le ragioni sono sorprendenti quanto varie.C'è chi lo ha scoperto da bambino, mentre giocava a guardi e ladri e sperava sempre di essere catturato, chi mentre veniva preso a calci, altri non vedevano l'ora che le amiche della mamma venissero a trovarla per poter ammirare le gambe velate da calze di nylon, i piedi  e le calzature... e quei desideri "strani", quelle fantasie "particolari" seguite dai dubbi, da quei pensieri tremendi che mettevano in dubbio la normalità dell'essere... C'è chi ha avuto il coraggio di vivere quelle fantasie, indifferentemente dall'estrazione sociale, dall'occupazione, dall'istruzione scolastica ricevuta , in tanti nella vita di tutti i giorni occupano posti di rilievi, ma quando si ha la possibilità di ritagliarsi quei momenti in cui ci si libera totalmente mettendo a nudo non solo il corpo, l'anima viene trasportata in un'altra dimensione.
Il sadomasochismo implica un rapporto di potere altamente sbilanciato, stabilito attraverso giochi di ruolo, bondage, e / o procurare dolore. Il componente essenziale non è il dolore o la schiavitù in sé, ma piuttosto la consapevolezza che una persona ha il controllo completo sopra l'altra e decide che cosa quella persona sente, cosa deve fare, gustare, toccare, annusare ... trasformare un uomo in una donna, costringere in corsetti di cuoio.
Il BDSM può essere un'attività psicologicamente sana ­, se fatta in modo corretto... tutto dovrebbe svolgersi in modo sano, sicuro e consensuale anche se a volte le cose sfuggono di mano e il gioco diventa abuso.E 'raro, ma alcuni dominanti possono essere troppo coinvolti nel dominare e oltrepassare certi limiti rendendo il "gioco" pericoloso, alcuni sottomessi vogliono essere
picchiati perché hanno una bassa autostima e pensano di meritarselo. Sono abbandonati,assenti e  non interagiscono durante e dopo una sessione, in questo caso, fare BDSM cessa di essere gioco e diventa patologico.
Chi si è sottoposto a schiavitù forzata, percosse e umiliazioni per il piacere sessuale è stato
considerato malato di mente, ma pare che l'associazione psichiatrica americana ( la stessa che, nel 1973, ha rimosso l'omosessualità  dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali.) abbia rimosso il sadomasochismo da questa categoria, un grande passo verso l'accettazione sociale delle persone il cui desiderio sessuale non è tradizionale,questi desideri sono considerati sempre più normali e gli esperti iniziano a riconoscere il loro potenziale valore psicologico. Stanno cominciando a capire,che il sadomasochismo offre un rilascio di energia sessuale ed emotiva che alcune
persone non possono ottenere dal sesso cosiddetto vanilla... "Una buona sessione non finisce in
orgasmo, finisce in catarsi."


Dopo una giornata con i tacchi...