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giovedì 13 marzo 2025

BDSM non significa tutto. E non significa tutti.

C’è una convinzione diffusa che, se qualcuno si avvicina al mondo del BDSM, debba necessariamente accettarlo nella sua totalità. Come se fosse un pacchetto unico, da prendere o lasciare, senza possibilità di scelta. Ma la realtà è molto diversa.                                                                   Il BDSM non è una religione con dogmi prestabiliti, né un club esclusivo con regole rigide. È un insieme di dinamiche, di pratiche, di modi di vivere il piacere e il potere, e ognuno ha il diritto di esplorarlo secondo la propria sensibilità. NON E’ TUTTO O NIENTE. Ci sono persone che si definiscono parte del mondo BDSM perché amano il gioco mentale, la sottomissione psicologica, l’esplorazione dei ruoli di potere. Ma non vogliono il dolore, non trovano piacere nella punizione fisica o nella disciplina rigida. E questo non le rende meno autentiche. Ci sono anche i feticisti, che spesso vengono erroneamente assimilati al BDSM. Prendiamo, ad esempio, chi ha un feticismo per i piedi femminili. Molti uomini adorano il piede della donna, l’idea di servirla, di essere ai suoi piedi nel senso più letterale. Ma questo non significa che amino la dominazione totale, né che desiderino il dolore, la costrizione o la perdita di controllo. Amano l’estetica, la devozione, il contatto con qualcosa che per loro è fonte di desiderio. E questo è sufficiente. Dire “appartengo a questo mondo” non significa sottoscrivere un contratto in cui ci si impegna a provare tutto. Significa trovare un modo di esprimere se stessi. Ci sono persone che amano il bondage ma non la sottomissione. Altri che giocano con il potere senza il bisogno di attrezzi o scenografie elaborate. Alcuni vivono la dominazione come un’esperienza mentale, altri la vedono come qualcosa di più pratico e concreto. Non si è meno autentici perché si sceglie solo una parte del quadro. Anzi, il vero problema è chi si avvicina a questo mondo credendo di dover accettare qualsiasi cosa, senza ascoltarsi davvero. Il BDSM non è una gabbia, non è una religione, e non è una gerarchia. È un’esperienza che ognuno costruisce a modo proprio. E, alla fine, la domanda giusta non è “sono parte di questo mondo?”, ma piuttosto “cosa di questo mondo mi risuona dentro? Perché in fondo, ciò che conta non è etichettarsi, ma trovare il proprio spazio.

Lady Altea

BDSM non significa tutto. E non significa tutti.

C’è una convinzione diffusa che, se qualcuno si avvicina al mondo del BDSM, debba necessariamente accettarlo nella sua totalità. Come se fos...