Il BDSM richiede attenzione,
controllo e una connessione profonda. Anche il più piccolo dettaglio può fare
la differenza tra un'esperienza appagante e una situazione rischiosa. L'alcool
o qualsiasi altra sostanza che altera la percezione, mina questo equilibrio
delicato. La sicurezza viene prima di tutto: essere lucidi significa ridurre i
rischi e garantire che ogni gesto e decisione siano consapevoli. C'è poi la
questione del consenso, un elemento imprescindibile in questo mondo. Ma il
consenso deve essere dato in modo chiaro, da una mente completamente presente.
Non voglio che un sì venga da uno stato di euforia
temporanea, ma da una comprensione autentica di ciò che accadrà. Per creare
quella tensione emotiva e quella connessione cosi particolare che amo in una
sessione, è necessario che entrambe le parti siano concentrate al 100%. Solo
così si può cogliere ogni sfumatura, ogni gesto, ogni emozione. L'alcool, in
questo senso, diventa un ostacolo: allontana dal momento, anziché avvicinarci.
Ho la responsabilità e il benessere di chi si affida a me. Essere una Mistress
significa prendersi la responsabilità del benessere di chi si affida a me.
Lasciare che qualcuno inizi a giocare non del tutto lucido significherebbe
venir meno a questo ruolo, a quello che rappresento. Il BDSM, per come lo vivo
io, non è un’evasione dalla realtà, ma un’esperienza da affrontare con serietà,
rispetto e un coinvolgimento totale. Ed è proprio questo che lo rende così
unico e potente.
Ripeto spesso alcune parole tra
cui: consapevolezza e connessione perché sono i pilastri di tutto ciò che per
me ha valore. La consapevolezza ci permette di capire chi siamo e cosa vogliamo
davvero, mentre la connessione dà senso alle nostre relazioni con gli altri e
con il mondo. Non è un caso, ma una scelta: ribadire questi concetti significa
mettere l’accento su ciò che considero essenziale, sia nella vita che in ogni
riflessione che condivido.
Lady Altea