"Benvenuti nel mondo di Lady Altea.Un luogo dove l'intensità del BDSM incontra la profondità delle emozioni, dove la mia esperienza di dominatrice si intreccia con riflessioni intime, racconti personali e spunti di condivisione." Qui esploro il potere del dialogo, la bellezza della vulnerabilità e la complessità dei legami che nascono in questo universo. Per chi desidera comprendere, condividere esperienze, per chi vive con passione ogni sfumatura del piacere e del dolore."
domenica 22 maggio 2016
venerdì 6 maggio 2016
Neuroni cercasi
Non contattatemi se state ricercando solo un ruolo, sono una Prodomme che ama circondarsi di persone munite di neuroni con cui condividere questo meraviglioso mondo... se volete fare i robottini andate altrove, una mistress che si rispetti si circonda di schiavi validi, non di mucche ( altrimenti mi aprivo una fattoria), no vermi ( stanno bene nella terra)... persone e non automi.
giovedì 19 novembre 2015
IL PIEDE DELLA DONNA
L’argomento non ha bisogno di esordio, anche perchè il piede della donna è un argomento che.... cammina da sè. Forse quest’è precisamente la ragione per cui ho scelto un soggetto simile, a preferenza d’altre parti magari più nobili, poichè ho notato che, in quasi tutte le cose del sesso amabile, il punto più difficile è sempre.... l’introduzione.
Il mio soggetto è semplice e insieme molto interessante, perchè può essere guardato da diversi punti di vista: a condizione però di trattarlo con tatto.... con molto tatto.... quando si può! tanto più che io intendo parlare del piedino delle belle donne: poichè la donna brutta (lo possiamo ben dire fra noi, perchè qui non ce n’è), la donna brutta, secondo me, non ha piedi.... già, non ha mani, non ha.... niente. Mentre la donna bella [p. 48]ha.... tutto. Se il suo viso fa pensare agli angeli: ebbene, anche la visione del suo piedino arcuato ugualmente fa pensare.... alle cose di lassù.
Ve ne posso dire io qualche cosa, poichè fu appunto un piede che decise di tutto il mio avvenire. Quel piede, sto per dire, fu.... la mano del destino.
Correva l’anno di grazia..... Non tocchiamo certi tasti. Basti dire ch’era l’età felice degli studi e degli esami: in cui, mentre gli anni passavano io non passavo mai. Ebbene: stavo appunto preparandomi febbrilmente a certi esami di riparazione che Dio solo lo sa! Dalla mattina alla sera, non facevo che giocare al biliardo: ma la notte poi!... La notte, dormivo, è vero, ma sognavo: e non facevo che un sogno solo, che cioè stavo davanti al professore e ne sapevo più di lui. Il guaio è che la mattina, il bel sogno si dileguava, ma non per questo s’intorbidiva la mia serenità filosofica, poichè, già fin d’allora sentivo ben radicata nell’anima questa massima immortale: A questo mondo non s’è mai abbastanza ignoranti.
E infatti, se avessi avuto la disgrazia di studiare sul serio, a quest’ora sarei giovane di farmacia: una carriera che ha un solo lato buono, cioè si diventa decrepiti, ma sempre giovani.... di farmacia.
Basta! il fatto è che alla fine con un coraggio da leone mi presentai all’esaminatore dicendo tra me:
— La chimica non la so, ma amo i miei genitori.
Il professore era un vecchio burbero, irsuto, non aveva mai adorato che l’azoto, l’ossigeno e l’idrogeno. Alla moglie non aveva mai saputo dire altra frase amorosa che questa:
— Dei nostri due fati, dobbiamo fare un solo fosfato.
Egli aveva una figlia, nata per combinazione. S’intende, sempre, per combinazione chimica. Ma il genitore — starei per dire.... l’idrogenitore — la chiamava Camomilla. Poichè egli non viveva che di soluzioni, di tinture madri, di ipofosfiti: la sua esistenza non era che un continuo precipitato.
La sua prima domanda fu semplicissima. Mi chiese il nome d’un rimedio volgare, che soltanto poi compresi essere l’ipecacuana. Egli tentò suggerirmi:— Ip.... ip.... — E io come un pappagallo: — Ip.... ip.... — urrà!
— Tentiamone un’altra! — egli mormorò crollando la bella testa d’idiota erudito. — Mi dica un poco: in un caso di avvelenamento, a quali sintomi riconoscerebbe la presenza della bella-donna?
Raccolsi allora, con supremo sforzo mentale, tutti i miei più dotti ricordi del veglione, e poi risposi con una certa franchezza:
— La bella donna si riconosce dal piede: se è grosso, è un maschio.
— Voltatevi.
Mi voltai e allora mi applicò.... un esempio pratico della mia teoria.
Così che io, che speravo da lui dieci punti, dovetti poi farmeli dare dalla cameriera.... perchè ce n’era bisogno.
Devo dunque casualmente al piede della donna la fortuna di non essere diventato neppure giovane di farmacia: il che altresì dimostra che io sono un individuo predestinato: dirò meglio, un individuo piedestinato.
Del resto, sono molti secoli da che il piede della donna dirige il passo dell’uomo. E poichè ci sono, credo opportuno rivelare una verità finora sconosciuta, ch'è il frutto di lunghe e pazienti ricerche storiche:
— Il piede della donna, o signori, checché (vi prego di valutare tutta l’importanza di questo checchè).... checchè se ne dica in contrario, è una delle più antiche istituzioni del mondo.
Me ne spiace tanto per voi; ma se credete che questi segni di incredulità vi facciano onore, siete in uno sbaglio. La mia scoperta s’appoggia a documenti storici, secondo i quali potrei provare che il piede della donna esisteva, per quanto vi paia strano, sin dai tempi d’Adamo e d’Eva. Fra quell’uomo e quella donna, — che vale il nasconderlo? — qualche cosa ci fu.
Vedo che le signore sorridono con malizia, come se vedessero far capolino il serpente. Prego!... non c’è di che. Quella del serpente non è che un’insulsa favoletta. La cosa è andata precisamente così. In un pomeriggio di luglio, Adamo, sebbene andasse vestito alquanto leggerino, soffriva un caldo infame, e non potendone più, si buttò sdraiato precisamente all’ombra dell’albero della scienza del bene e del male. Ma perchè scegliere proprio quell’albero?
In quell’epoca, già, era il solo che potesse dare un refrigerio contro il caldo. Riflettete: se l’albero è della scienza, la scienza è sperimentale e non può mancare, per lo meno, l’ombra.... del dubbio. Adamo, sdraiato sui fiori, aspettava la consorte: meglio che aspettava, basterebbe dire attend’Eva. Ella si faceva sempre un po’ aspettare e si capisce: se Adamo era la sua compagnia, ella, corbezzoli, era.... la prima donna. Quando Eva raggiunse il marito, s’accoccolò di fianco a lui, e i suoi occhi fantasiosi carezzavano i magnifici frutti dorati di quell’albero: e le parvero tanto belli che pregò Adamo di coglierne qualcuno. Fin da quell’epoca già i mariti erano un po’ sgarbati e Adamo rispose:
— No, cara, sto troppo bene.
Ai tempi nostri, questo basterebbe per cominciare una lite, perchè la moglie si affretterebbe a dire con accento sarcastico: — Eh già, capisco! il signore, a quest’ora, magari si sarebbe rotto il collo sull’albero, se si trattasse di un’altra.
Ma in quell’epoca l'altra non c’era; così che Eva, un po’ indispettita, si limitò a rampicarsi agilmente sopra l’albero, tosto sparendo nel fitto e odoroso fogliame. Adamo cominciò a sonnecchiare. Allora Eva, piccata del suo contegno, gli tirò un pomo che lo colpì proprio diritto nel.... più bello del sonno. Egli alzò gli occhi sorridendo e.... che serpente d’Egitto! vide una cosina tanto graziosa che s’agitava tra le foglie, e quella cosina, ve lo figurate, non era che il candido piedino di Eva. Quel piede forse gli suggerì di fare il passo più lungo.... della gamba; fatto è che, secondo gli storici, appunto quella vista pare gli abbia ispirato la prima idea.... del peccato originale.
Dolce peccato, che si chiama originale, perchè poi se ne tirano molte migliaia di copie.
Coloro i quali credono che un piede non possa ispirare idee molto poetiche, sono vittime di volgarissimo pregiudizio. Non solo il piede è nobile e poetico, ma è la poesia stessa. Come si fanno i versi? Non si fanno forse.... coi piedi? E l’amore, questo etereo e dolce poema, da che comincia? comincia sempre dall’incontro magnetico di due punte di piede, sotto una tavola, durante una onesta partita di tombola o una cena.... assai meno onesta.
Due piedi che si amano, sanno profittare dell’oscurità, per darsi una stretta.... di mano. Perchè poi un piedino intelligente sa dire una quantità di cose eloquentissime. Se agita la punta dal sotto in su significa: Prendete una sedia e venite vicino a me. Se fa dei movimenti da destra a sinistra e viceversa, vuol dire: Non vi credo! Se fa un moto brusco e si ritira, significa:Allontanatevi subito, c’è pericolo imminente.
Ma non c’è pericolo che tenga! la donna nella vita ha tante cose: ma l’uomo non ha che un desiderio solo: quello di passare l’esistenza.... dove? ai piedi della donna amata. Tant’è vero che Romeo non ha mai detto a Giulietta: Ah! vorrei passare tutta la vita ai tuoi orecchi.... al tuo naso.... ai tuoi gomiti.... alla tua.... oh, mai!
Concludiamo dunque che il piede della donna ha tale forza irresistibile, che sarà persin capace, e questo lo giurerei, di far muovere (cenno d’applausi) le mani dell’uomo.
fonte:Dodici monologhi, Fratelli Treves, Milano, 1912.
mercoledì 16 settembre 2015
Essere una dominante è naturale per me, è qualcosa che sono, con o senza il bdsm
Varcare la soglia delle proprie inibizioni che diventano spesso la prigione per la propria anima, lasciarsi andare per sperimentare emozioni nuove.lasciarsi andare in un turbinio magico dove piacere e il dolore si uniscono nell’estasi facendo vivere sensazioni mai provate.
Una sessione dovrebbe essere eccitante, divertente, coinvolgente, terapeutica, una fuga dallo stress della vita di tutti i giorni, non inizierò mai qualcosa che trovo non salutare o illegale. Se non ti piace il dolore, lo rispetterò.
Molte persone non sono interessante a sperimentare il dolore. Ma apprezzo i masochisti quando li trovo! Il dolore, quando impiegato nello scenario bdsm è qualcosa che non prendo alla leggera o in modo superficiale.
Si significa si… no significa no…
forse significa: PROVA!
Quando una persona è nuova nel bdsm sta ancora esplorando e scoprendo quali sono i suoi limiti. Questa è una delle ragione per cui comunica è così importante. Per riassumere, voglio che sia del tempo speso bene per entrambi. Ogni incontro deve essere un evento speciale, non inizierei mai una sessione se so in anticipo che non sarà eccitante anche per me o che trovo in qualche modo non salutare.
Tutto è consensuale o non avviene. Chiamami con numero visibile 3248933642
Non sono disponibile per rapporti sessuali e scat.
lunedì 4 maggio 2015
sabato 13 dicembre 2014
Essere o non essere... un buon dominante
Quando leggo i decaloghi per "essere un buon dominante" mi viene da sorridere, istruzioni sull'uso e abuso di un ruolo che è strettamente legato alla personalità di un essere umano.Ciò che qualcuno non prende in considerazione è che essendo diversi abbiamo anche esigenze diverse e che, a mio avviso, è molto importarte parlare, instaurare un dialogo, proprio per avere un minimo di conoscenza, per verificare se c'è affinità e se ciò che cerca l'uno cerca anche l'altro.Non sempe è facile per un sottomesso mettersi a nudo e per mettersi a nudo non intendo spogliarsi dei vestiti, ma esternare quelle che sono le fantasie più recondite, i desideri che sino a ieri si sono ritenuti incoffessabili, un dominante deve diventare un buon ascoltatore, indipendentemente se si sta cercando un rapporto occasionale o più duraturo, si possono cosi comprendere e accettare i limiti e nell'eventualità superarli insieme, aiutando il proprio schiavo a sviluppare il proprio istinto di sottomissione.Un buon dominante ha sempre voglia di mettersi in gioco, d'imparare le tecniche corrette di una determinata pratica, ( ovvio che non puoi solo imparare le tecniche,occorre mettere del proprio... essere una buona dominante non significa timbrare un cartelino e infilarsi una divisa) ... un buon dominante non colpisce solo il corpo di uno schiavo, ma penetra nella mente e questo non si può imparare in nessun sacro libro del bdsm,nessun diploma certifica la qualità di un ruolo, sia esso dominante o sottomesso, la formazione avviene con l'esperienza così come nella vita.
lunedì 13 ottobre 2014
Il BDSM non è malattia
"Lega le mie caviglie così non potrò camminare. Legami i polsi così non potrò spingerti via. Mettimi sul letto e stringi forte le tue corde attorno al mio corpo così potranno increspare la mia pelle. Da questo momento in poi so che lottare sarà inutile, che dovrò stare qui sdraiato e sottomettermi alle tue mani ,alle tue parole e ai tuoi capricci. Esisto solo in funzione di essere
un tuo oggetto. Nudo."Alcune persone hanno bisogno di essere legate per sentirsi libere.
Medici e ricercatori hanno studiato il sadomasochismo per capire le motivazioni che portano ad esso e per capire come mai esistono persone che chiedono di essere legate, frustate, umiliate e sottomesse. Le ragioni sono sorprendenti quanto varie.C'è chi lo ha scoperto da bambino, mentre giocava a guardi e ladri e sperava sempre di essere catturato, chi mentre veniva preso a calci, altri non vedevano l'ora che le amiche della mamma venissero a trovarla per poter ammirare le gambe velate da calze di nylon, i piedi e le calzature... e quei desideri "strani", quelle fantasie "particolari" seguite dai dubbi, da quei pensieri tremendi che mettevano in dubbio la normalità dell'essere... C'è chi ha avuto il coraggio di vivere quelle fantasie, indifferentemente dall'estrazione sociale, dall'occupazione, dall'istruzione scolastica ricevuta , in tanti nella vita di tutti i giorni occupano posti di rilievi, ma quando si ha la possibilità di ritagliarsi quei momenti in cui ci si libera totalmente mettendo a nudo non solo il corpo, l'anima viene trasportata in un'altra dimensione.
Il sadomasochismo implica un rapporto di potere altamente sbilanciato, stabilito attraverso giochi di ruolo, bondage, e / o procurare dolore. Il componente essenziale non è il dolore o la schiavitù in sé, ma piuttosto la consapevolezza che una persona ha il controllo completo sopra l'altra e decide che cosa quella persona sente, cosa deve fare, gustare, toccare, annusare ... trasformare un uomo in una donna, costringere in corsetti di cuoio.
Il BDSM può essere un'attività psicologicamente sana , se fatta in modo corretto... tutto dovrebbe svolgersi in modo sano, sicuro e consensuale anche se a volte le cose sfuggono di mano e il gioco diventa abuso.E 'raro, ma alcuni dominanti possono essere troppo coinvolti nel dominare e oltrepassare certi limiti rendendo il "gioco" pericoloso, alcuni sottomessi vogliono essere
picchiati perché hanno una bassa autostima e pensano di meritarselo. Sono abbandonati,assenti e non interagiscono durante e dopo una sessione, in questo caso, fare BDSM cessa di essere gioco e diventa patologico.
Chi si è sottoposto a schiavitù forzata, percosse e umiliazioni per il piacere sessuale è statoIl BDSM può essere un'attività psicologicamente sana , se fatta in modo corretto... tutto dovrebbe svolgersi in modo sano, sicuro e consensuale anche se a volte le cose sfuggono di mano e il gioco diventa abuso.E 'raro, ma alcuni dominanti possono essere troppo coinvolti nel dominare e oltrepassare certi limiti rendendo il "gioco" pericoloso, alcuni sottomessi vogliono essere
picchiati perché hanno una bassa autostima e pensano di meritarselo. Sono abbandonati,assenti e non interagiscono durante e dopo una sessione, in questo caso, fare BDSM cessa di essere gioco e diventa patologico.
considerato malato di mente, ma pare che l'associazione psichiatrica americana ( la stessa che, nel 1973, ha rimosso l'omosessualità dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali.) abbia rimosso il sadomasochismo da questa categoria, un grande passo verso l'accettazione sociale delle persone il cui desiderio sessuale non è tradizionale,questi desideri sono considerati sempre più normali e gli esperti iniziano a riconoscere il loro potenziale valore psicologico. Stanno cominciando a capire,che il sadomasochismo offre un rilascio di energia sessuale ed emotiva che alcune
persone non possono ottenere dal sesso cosiddetto vanilla... "Una buona sessione non finisce in
orgasmo, finisce in catarsi."
Iscriviti a:
Post (Atom)
Il mio pensiero sulla money slavery: più di un gioco
La Money Slavery è una delle pratiche più incomprese del BDSM, spesso liquidata come un capriccio o un gioco perverso. Eppure, dietro qu...
-
La curiosità è un motore potente, capace di portarci in mondi che non avremmo mai immaginato. E’ ciò che mi è successo quando mi sono avvi...
-
La Dea, la Divina, la Miss, quante leggende si sono raccontate su questa figura, la Dea Colei che c'è e sempre ci deve essere, Colei...
-
Oggi voglio parlarvi di un aspetto davvero affascinante e un po’ misterioso del feticismo, che magari non tutti conoscono ma che è molto p...