sabato 30 novembre 2024

Alla ricerca della profondità

 


Mi sono resa conto che il blog che ho ricominciato a scrivere è tanto per le persone che mi leggono, ma lo è anche per me stessa. E’ un viaggio introspettivo, un’opportunità per esplorare il mio essere più profondo. Oggi, una persona che stimo mi ha fatto notare quanto questo processo sia utile anche per me, ma c’è una nota malinconica che mi accompagna, In tanti non sembrano cogliere questo aspetto, e anzi, in molti ricercano solo e semplicemente la superficialità. Mi chiedo: cosa spinge delle persone a non andare a fondo?

Credo che, in parte, ci sia una difesa, una paura di confrontarsi con la propria vulnerabilità. Il mondo moderno, con la sua frenesia e la costante esposizione ai social media, spinge spesso a concentrarsi su ciò che è immediato, visibile, facilmente consumabile. La profondità richiede tempo, riflessione, e a volte una capacità di ascoltarsi che non tutti sono disposti o pronti a coltivare. Inoltre, la paura di affrontare verità scomode o di esporsi troppo può spingere a restare in superfice, dove ci si sente più sicuri. Penso anche che ci sia un aspetto culturale. Oggi la superficialità è spesso premiata, soprattutto in contesti sociali e mediatici. Le storie facili e le emozioni espresse in modo semplice sono quelle che attirano più attenzione. La profondità, invece, richiede uno sforzo maggiore, un tempo che molti non sono disposti ad investire. Io spero che, chi invece è pronto ad esplorare temi più profondi, possa trovare nel mio blog una risorsa.                 Lady Altea                 

giovedì 28 novembre 2024

La lucidità prima di tutto

 


Oggi uno schiavo mi ha chiesto di poter bere un bicchiere di vino prima di una sessione, ho detto no senza esitazioni. non è stata una risposta dettata dalla rigidità, ma dalla consapevolezza di essere completamente presenti, sia fisicamente che mentalmente.

Il BDSM richiede attenzione, controllo e una connessione profonda. Anche il più piccolo dettaglio può fare la differenza tra un'esperienza appagante e una situazione rischiosa. L'alcool o qualsiasi altra sostanza che altera la percezione, mina questo equilibrio delicato. La sicurezza viene prima di tutto: essere lucidi significa ridurre i rischi e garantire che ogni gesto e decisione siano consapevoli. C'è poi la questione del consenso, un elemento imprescindibile in questo mondo. Ma il consenso deve essere dato in modo chiaro, da una mente completamente presente. Non voglio che un  venga da uno stato di euforia temporanea, ma da una comprensione autentica di ciò che accadrà. Per creare quella tensione emotiva e quella connessione cosi particolare che amo in una sessione, è necessario che entrambe le parti siano concentrate al 100%. Solo così si può cogliere ogni sfumatura, ogni gesto, ogni emozione. L'alcool, in questo senso, diventa un ostacolo: allontana dal momento, anziché avvicinarci. Ho la responsabilità e il benessere di chi si affida a me. Essere una Mistress significa prendersi la responsabilità del benessere di chi si affida a me. Lasciare che qualcuno inizi a giocare non del tutto lucido significherebbe venir meno a questo ruolo, a quello che rappresento. Il BDSM, per come lo vivo io, non è un’evasione dalla realtà, ma un’esperienza da affrontare con serietà, rispetto e un coinvolgimento totale. Ed è proprio questo che lo rende così unico e potente.                                  

Ripeto spesso alcune parole tra cui: consapevolezza e connessione perché sono i pilastri di tutto ciò che per me ha valore. La consapevolezza ci permette di capire chi siamo e cosa vogliamo davvero, mentre la connessione dà senso alle nostre relazioni con gli altri e con il mondo. Non è un caso, ma una scelta: ribadire questi concetti significa mettere l’accento su ciò che considero essenziale, sia nella vita che in ogni riflessione che condivido.

Lady Altea

lunedì 25 novembre 2024

La paura è normale, anzi è sana!!

 

IL BDSM deve essere vissuto con consapevolezza e rispetto. la paura è una risposta sana in un contesto in cui si esplorano emozioni e limiti profondi.


Quando ci si avvicina al BDSM, soprattutto per la prima volta, la paura è una reazione del tutto naturale. Questo non solo perché il mondo che si sta per esplorare può sembrare sconosciuto, ma anche perché il BDSM implica una vulnerabilità che non tutti sono pronti ad affrontare. La paura di perdere il controllo, la paura di fare qualcosa di sbagliato o di trovarsi in una situazione che non ci si aspetta, è una risposta umana e sana.

La paura diventa ancora più rilevante quando ci si trova di fronte a una persona che non si conosce ancora bene, qualcuno che avrà accesso ai nostri limiti più profondi, sia fisici che psicologici. Ed è proprio in questa paura che si trova il seme della consapevolezza. Temere di non sapere come reagire, di non conoscere le dinamiche o di non riuscire a comunicare chiaramente le proprie necessità, è una parte intrinseca di ogni nuova esperienza.

Ma questa paura, non deve essere un ostacolo, è un segno di rispetto. E' la paura di non voler far male a se stessi o agli altri, la paura di non comprendere appieno ciò che si sta vivendo. Quando si avvicina una persona con una mente aperta e onesta, la paura diventa uno strumento che aiuta a mantenere i propri limiti chiari e ben definiti. E' sano avere paura ti fa essere più attento, più consapevole di ciò che stai facendo e ti spinge a comunicare meglio. 

Nel contesto del BDSM, la paura non significa debolezza o mancanza di coraggio, ma piuttosto una consapevolezza sana e necessaria. È solo quando si riconosce la propria paura e la si affronta che si può davvero avventurarsi in un viaggio di scoperta sicuro e rispettoso. È un segno che si sta trattando l'esperienza con il giusto riguardo, e che si comprende che il BDSM non riguarda solo il fisico, ma anche la mente e le emozioni. La paura è parte del percorso, e anzi, è un segno che stai vivendo il processo in modo autentico. La paura non è qualcosa da evitare, ma qualcosa da abbracciare, perché è proprio dalla paura che nasce la consapevolezza di ciò che si desidera veramente e ciò che si è disposti ad esplorare.

In conclusione la paura non è un nemico, ma una guida preziosa. È il primo passo verso la conoscenza di sé e l’apertura verso l’altro, un invito ad ascoltarsi e a comunicare con onestà. Abbracciare questa emozione, invece di respingerla, permette di trasformare ogni esitazione in un momento di crescita e consapevolezza, Perché il vero coraggio non sta nell’assenza di paura, ma nella capacità di affrontarla con rispetto, fiducia e mente aperta.

Con affetto Lady Altea


venerdì 22 novembre 2024

12 novembre


Ogni incontro è diverso, anche se i gesti sembrano simili. Non è mai solo il movimento, il comando o il gesto esteriore. C'è una connessione invisibile, costruita su fiducia e rispetto, qualcosa che chi osserva dall'esterno spesso non capisce.                                                                     

 Oggi qualcuno mi ha chiesto come riesco a fare quello che faccio senza sentirmi "strana"... ho sorriso.    La verità è che niente di quello che faccio mi sembra una perversione o un'alterazione della realtà. Al contrario, è come se il BDSM fosse uno specchio, uno spazio sicuro in cui le maschere cadono, dove ciascuno è libero di mostrare la propria essenza, senza vergogna.In questo mondo non si tratta di sofferenza o di semplice obbedienza. È un gioco di ruoli, si, ma un gioco dove il rispetto è la prima e ultima regola. Ogni parola, ogni movimento, è accordato, concordato, come un patto antico. So dove si fermano i miei limiti e i suoi, e insieme li rispettiamo. non si tratta mai di sopraffazione o abuso, ma di complicità.                                                             

 A chi pensa che sia follia, rispondo che il vero potere è capire e comprendere i confini di chi ti sta di fronte e non oltrepassarli mai. È qui che trovo la mia sicurezza, in questa chiarezza assoluta. nel sapere che ogni mio gesto nasce da una scelta e che lui si fida di me, perché sa che non lo porterei mai in un territorio che non conosciamo entrambi.

Il BDSM, per come lo vivo io, è un luogo di verità. È il coraggio di guardarsi dentro, di affrontare le proprie ombre e di uscirne con una luce nuova. Non c'è nulla di caotico o di sregolato. Al contrario, è la forma di ordine più assoluta che conosca. Il BDSM è per me un terreno di autenticità e intesa, più che un'idea stereotipata o una semplice dinamica di potere.


Tra silenzi e ritorni

 


Sono passati molti anni dall'ultima volta che ho scritto qui. A volte la vita ci allontana dai luoghi e dalle persone che sentivamo parte di noi, seguendo motivi che ci sfuggono o strade impreviste che si aprono davanti. È successo anche a me.

Ci sono stati momenti in cui mi sono chiesta se tornare, se riprendere queste pagine lasciate sospese. Ogni volta, però, mi dicevo che forse il momento non era quello giusto, o forse non lo ero io. Ora, però, sento che è il momento di ricominciare da qui, di ritrovare quella voce rimasta in attesa.

 

Non è un nuovo inizio, ma un ritorno. Torno alle riflessioni, ai racconti, alle pagine scritte e a quelle ancora da scrivere. Mi rivolgo a chi mi ha seguito allora e a chi, forse, scoprirà queste pagine per la prima volta. Voglio riprendere il discorso, continuando il cammino esattamente dove l'avevo interrotto.

 

Scrivere, per me, è un atto di verità e di condivisione, un modo per dare voce a quella parte di noi che spesso rimane celata. Questo blog sarà uno spazio per esplorare e mettere a nudo l'essenza più intima di chi vive il BDSM (sadomaso), un luogo di riflessione, condivisione e scambio.

 

E' doveroso precisare che ciò che scrivo nasce dalla mia esperienza personale e dalle storie che ho avuto l'onore di ascoltare nel corso degli anni. Le riflessioni che condivido qui sono il frutto di conversazioni e incontri con persone e coppie che mi hanno aperto una finestra sulla loro intimità. Non sono una psicologa né una professionista della salute mentale. Ciò che condivido è il risultato esclusivo delle esperienze che ho vissuto e dei racconti che mi sono stati affidati.

 

Vi invito a leggere queste parole come un punto di vista personale, con il rispetto e l’empatia che ogni esperienza reciproca di sé merita.

 

Si ricomincia, buona lettura

 

Lady Altea


venerdì 5 maggio 2017

Comunicazione e fiducia


La comunicazione è uno degli aspetti più importanti di un rapporto Dom/sub, se viene a mancare il rapporto non durerà per molto. Parlare delle proprie fantasie , comunicare ciò che alberga nel più profondo dell'animo influenza la relazione in molti modi, consente alle parti di crescere insieme (ogni esperienza è fonte di crescita, per entrambe le parti) condividendo pensieri, esperienze e sentimenti, aiuta a creare una stretta unione emotiva e mentale, a creare fiducia (un rapporto sm deve essere basato sulla fiducia ). Il mondo BDSM non è violenza, catene e ceffoni... è sostanzialmente fiducia. C'è tanta confusione sul modo di comunicare, non è solo dare ordini e avere una lista di pratiche da svolgere, certo è una forma di comunicazione ma non del genere che serve per instaurare una relazione. Non abbiate paura di chiedere e di chiamare le cose con il loro nome, onde evitare fraintendimenti. Ogni storia (che sia lunga o anche solo di un giorno) necessita di conoscenza e si sa, senza comunicazione non ci può essere conoscenza. Siamo come pezzi di puzzle, ognuno ha il proprio incastro, le persone si scelgono nel bdsm così come si scelgono nella vita normale, non siamo equazioni, non siamo pezzi di carne, ma esseri umani che vivono e condividono la parte più intima e più nascosta di sè.

Il mio pensiero sulla money slavery: più di un gioco

  La Money Slavery è una delle pratiche più incomprese del BDSM, spesso liquidata come un capriccio o un gioco perverso. Eppure, dietro qu...